Chi è vivo
È il bambino il saggio,
al concetto associa stupore
e all’esperienza emozione.
Scopri ogni forma
d’ogni atomo del mare,
e lui le sente, vive.
Confinati all’apparenza,
abbandonati alla fiducia,
e liberi. Semplicemente, siamo.
Coscienza
Siamo polvere.
polvere che vola, riempie.
Illuminati da luce tenue,
in quel sottile raggio,
splendiamo come Stelle.
Riflesso
Vedo il cielo
dal suo riflesso
piccole vibrazioni
mi offuscano la vista
dalla vita poggiata, condannata
scopro l’illusione.
Finalmente, mostro innocente,
lontano gli istinti animali,
uccido di più, anche sazio.
Complice silenzioso
di quelle onde
che accontentano e spengono.
Anche qui, ora,
in cielo, salvo solo me stesso
sono quindi meglio?
Allora trovo conforto
in un futuro incerto,
un’altra onda
nel lago in cui mi osservo.
Eternità
Scrivere, sulle pagine del tempo
Parole, pur essendo le stesse
Note distinte, cantano la melodia
Eterna.
Un poeta
Rivivo emozioni,
senza ricordi.
E quando le sento,
penso, e le perdo.
Un poeta si perde,
è coraggio o talento?
E attendo, nel dubbio,
quei misteriosi attimi.
Poeta e Scienziato
E se il bambino avesse ragione,
ma non avesse parole per dirlo?
La falena
Prima, fanciullo, ti smuovevo.
Vivace giocavamo; ora anche io ho sonno, e ti invidio, falena.
Te sempre pura, io confuso dalla vita,
vorrei che ora fossi te a svegliarmi dal mio incubo segreto.
Mentre ascolto
Le parole scappano, corrono via, si rifugiano.
Sono sotto i sassi del fiume,
tra le foglie, nelle ceneri.
E i pensieri, che possono, vanno verso il cielo.
Passano davanti alle stelle,
si schiantano, poi scivolano via, cercando di non fare rumore.
Ma li senti,
e che rimane di questo vuoto?
Vita.
È la lacrima,
il sorriso.
Mentre ascolto.
Il fruscio
Sottofondo della notte,
il fruscio diventa solista.
L’albero intreccia e colora i rami,
senza foglie non è che silenzio.
Allora meglio uno stelo d’erba.
D’un colore.
D’un segmento.
Nell’orchestra fa quell’amore che ho bisogno.
Amore
Una luce misteriosa,
in mezzo al bosco più fitto,
illumina i demoni
dai quali ti salva.
Poesia falsa
I miei istinti
sovrani e ingenui
come pallido rosso
vincono l’eternitá.
Queste parole
uccidono l’anima
in un dibattito onesto
di poesia falsa.
Sono i graffi del vinile
Sono i graffi del vinile
come tagli profondi
lacerano la musica che t’aspetti.
Infine che altro sono,
se non altre incisioni?
Non è di suono che vivono,
ma di ricordi.
Sono i graffi del vinile
come onde leggere
infrangono l’illusione che t’aspetti.
Dall’inizio che altro erano,
se non un segreto nascosto?
Non è di suono che vivo,
ma di Dio.